Dédale

Monday, July 12, 2010


Brasile: calcio e patriottismo durante i Mondiali
traduzione 4 luglio 2010 · vai all'articolo originale [en]

scritto da
Thiana Biondo
tradotto da
Cristina Mazzanipaesi Brasile
canali Sport, Intrattenimento
lingue Portoghese

Fai il tifo per la nazionale del tuo Paese quando è in campo ai Mondiali? Il Brasile ha appena perso con l'Olanda nei quarti di finale della Coppa del Mondo. A dispetto di quello che molte persone potrebbero pensare, non tutti i brasiliani risponderebbero in modo affermativo alla domanda sopra. Certo, parecchi blogger sostengono la squadra brasiliana, non così invece altri.
Marcelo Pereira, dal blog Planeta Laranja, ha commentato il battage pubblicitario patriottico durante i Mondiali, sostenendo si tratti di “un'ipnosi collettiva” che non è altro che il risultato di un “fanatismo dilagante e irrazionale”. Spiega [pt] il legame fra calcio e patriottismo evidenziando le molte “incoerenze” di quanti definisce “i patrioti dei Mondiali”:

Confundem a “seleção” com o próprio país e acham que os jogadores representam o nosso povo; Tratam o futebol como dever cívico e não como uma mera forma de diversão; Nunca são patriotas em assuntos sérios. Mas na copa passam a “amar” o Brasil; Só gostam da seleção oficial de futebol (a que joga nesta copa). Outras modalidades de futebol (feminino, júnior, salão, praia) são ignoradas pelos mesmos; Acham que os jogadores fazem uma importante missão caridosa e heróica, apenas empurrando as bolas nas traves; Os torcedores acham que não são manipulados pela mídia, mas fazem tudo perfeitamente como mandam os meios de comunicação; O país interrompe suas atividades para ver um jogo da “seleção”; Se acham no direito de fazer barulho na hora que querem sem respeitar o direito dos outros ao sossego

Confondono la nazionale di calcio con il Paese e pensano che i giocatori difendano la loro gente; vedono il calcio come un dovere civico e non come una mera forma di intrattenimento; non sono mai patriottici quando si tratta di questioni importanti. Ma durante la Coppa del Mondo iniziano improvvisamente ad “amare” il Brasile; gli piace solo la nazionale di calcio (quella che sta giocando questo Mondiale). Le altre categorie del calcio (femminile, giovanile, indoor, da spiaggia) vengono semplicemente ignorate; pensano che i calciatori siano destinati a un'importante missione eroica e caritatevole quando calciano la palla in porta; i tifosi pensano di non essere manipolati dai mezzi di comunicazione, ma fanno esattamente ciò che i media chiedono loro; il Paese ferma le proprie attività quotidiane per vedere la “squadra” giocare; si sentono in diritto di fare casino in ogni momento senza rispettare il diritto alla quiete altrui
Elio Botogoske va ancora più lontano nell'analizzare i concetti di nazionalismo e patriottismo. Fra le cinque ragioni per non tifare per la nazionale di calcio brasiliana [pt] che elenca al proposito, Elio include:

1. O patriotismo, nacionalismo e ufanismo são as ideologias mais desprezíveis do mundo.
“Mas e quanto ao racismo e o fascismo?”, dirão alguns. Bem, o fascismo nasce justamente do cruzamento do racismo imemorial com o orgulho nacional do século XIX. patriotismo, ufanismo e nacionalismo são a antessala do fascismo. Nessa Copa, em especial, nunca vi uma abordagem tão belicista e ufanista, estimulados pela imprensa, a propaganda, a comissão técnica dessa seleção. Parece que estamos indo para a guerra. Pois bem, se vamos pra guerra, eu estou desertando desde já.

2. O Brasil é os Estados Unidos do futebol: a potência imperialista, gananciosa e supremacista.
Quando se trata de futebol, os brasileiros sentem-se superiores, contam vantagem, querem ganhar sempre e em tudo. Nossa arrogância, preconceito e ganância futebolísticas deixam antever o que nós seremos no dia em que formos potência em alguma coisa realmente importante. E tome da ridícula rivalidade com a Argentina, da gananciosa ambição de vencer sempre, de se sentir melhor que todos os demais povos e países só porque temos mais títulos no futebol.

1. Patriottismo, nazionalismo e sciovinismo sono le ideologie più disprezzabili al mondo.
“E che dire di fascismo e razzismo?”, qualcuno potrebbe domandare. Dunque, il fascismo è nato precisamente dall'incrocio fra il razzismo immemorabile e l'orgoglio nazionale del XIX secolo. Patriottismo, sciovinismo e nazionalismo sono l'anticamera del fascismo. Specialmente in questa Coppa del Mondo, non ho mai visto comportamenti così sciovinisti e nazionalisti, incoraggiati dai media, dalla pubblicità e dalla commissione tecnica della nazionale. Sembra che stiamo per entrare in guerra. In questo caso, se stiamo veramente andando in guerra, io diserto.

2. Il Brasile nel calcio è l'equivalente degli Stati Uniti: potenza imperiale, avida e suprematista.
Per quanto riguarda il calcio, i brasiliani si sentono superiori, si vantano e vogliono sempre vincere. La nostra arroganza, pregiudizio, avidità quando si tratta di calcio sono indizi di cosa saremmo se diventassimo una potenza in qualcosa di veramente importante. Inoltre, pensate alla ridicola rivalità con l'Argentina, all'avara ambizione di vincere sempre, di sentirci superiori a tutte le altre persone, agli altri Paesi solo perchè abbiamo conquistato più titoli mondiali di tutti.


"Cinque motivi per essere contro il Brasile ai Mondiali e in tutto il resto"
Elio non è l'unico a pensare alla guerra quando riflette sui Mondiali. Mentre paragona il campo da gioco ad un campo di battaglia, Cruz de Savóia [pt] crede che entrambi abbiano la stessa importanza, essendo ugualmente potenti nell'unire una nazione:

A camisa da seleção brasileira é o maior símbolo nacional deste país – inspira, muitas vezes, mais ternura ou ira do que a própria bandeira, do que o próprio hino. A seleção brasileira de futebol – ah, como se houvesse outra – é o mais poderoso símbolo da unidade nacional – é ela, afora talvez as Forças Armadas, a única coisa capaz, no mundo, de fazer com que um pernambucano e um paulista se vejam a ambos como brasileiros. Se um estado assim de coisas é bom ou mau, não sei – como, aliás, podem tanto a seleção como as Forças Armadas serem ótimas ou péssimas: tanto faz.

L'uniforme della nazionale brasiliana è il più grande simbolo nazionale qui - ispira più tenerezza o rabbia della stessa bandiera brasiliana o dell'inno nazionale. La squadra nazionale del Brasile - come se che ne fosse un'altra! - è il simbolo più potente dell'unità nazionale. Forse, insieme all'Esercito, è l'unica cosa al mondo che fa sì che gli abitanti dello Stato di Pernambuco [it] e dello Stato di São Paulo [it] si guardino sentendosi entrambi brasiliani. Se questo sia bene o male, non lo so - né se la nazionale o l'Esercito possano essere eccezionali o terribili: non ha importanza.
Tuttavia, sul fronte opposto a quanto si legge nei blog di cui sopra, ci sono brasiliani che amano il calcio pur tifando squadre diverse dalla nazionale verdeoro. Nel post intitolato Nessuna nazione mi ha partorito [pt], Carlos Vinicius Rosenburg spiega perchè tifa per la rivale sul campo dei brasiliani: l'Argentina. Per lui, l'attuale formazione del Brasile non gioca per passione o con l'entusiasmo delle passate stelle calcistiche brasiliane come Zico [it], Pelé [it], Romário [it] o anche Cafu [it] che alzò l'ultimo trofeo della Coppa del Mondo FIFA nel 2002, l'ultima volta che il Brasile vinse il Mondiale. Carlos dice:

(…) na Copa de 2010, eu vou torcer para a Argentina! Isso mesmo, para os hermanos. Estou saturado desse falso bom-mocismo, do falso moralismo, de tanta babaquice, caretice, dessa eterna falta do que falar (salve Lobo!) que impera na Seleção Brasileira. Torcerei para que a Argentina e Maradona ganhem a Copa, para que esse falso bom-mocismo saia de moda, para que esse ufanismo fabricado saia daqui e vá parar em Buenos Aires, porque as pessoas são brasileiras até que o juiz apite o final da Copa. Depois se esquecem e cortam a fila do compatriota no supermercado ou banco da esquina, ou matam uns aos outros por causa de uma fechada no trânsito. Quero que a Argentina ganhe porque eles têm um treinador que já é o grande personagem da Copa, que liberou sexo e vinho na concentração. Torcerei para uma das poucas seleções que têm torcida – sim, torcida de Seleção, coisa que não temos – aos hermanos juntam-se os ingleses e os sul-coreanos. Torcerei para a única seleção que me faz lembrar do Flamengo.

(…) nel Mondiale 2010, tifo per l'Argentina! Sì! Proprio così. Gli hermanos. Ne ho abbastanza di questo falso buonismo, di questa ipocrisia, di queste stronzate, di questi modi sorpassati, “di questa eterna mancanza di qualcosa da dire” (Salve, Lobão [en]) che regna nella formazione brasiliana. Tifo per l'Argentina e per Maradona [it] che vincano la Coppa del Mondo, così da far passar di moda questo buonismo. Questo sciovinismo confezionato può andarsene da qui e svanire a Buenos Aires, dato che la gente si sente brasiliana solo fino a quando l'arbitro soffia nel fischietto per porre fine ai Mondiali. Dopo di che, semplicemente dimentica tutto e si torna a fare i furbi tra compatrioti nei supermercati o nelle code in banca, o ricominciano a uccidersi l'un l'altro per qualche lite nel traffico. Voglio che l'Argentina vinca perchè hanno un allenatore che è già il più grande personaggio dei Mondiali perchè permette sesso e vino nel ritiro. Tiferò una delle poche squadre che ha tifosi - sì, tifosi della nazionale, qualcosa che noi non abbiamo - accanto agli hermanos, agli inglesi, ai sudcoreani. Sosterrò l'unica nazionale che mi ricorda il Flamengo [it].
Sebbene Carlos tifi per l'Argentina, alla fine del suo post non dimentica di includere un post scriptum nel quale spiega che festeggierà i goal brasiliani siccome, secondo quanto si dice, è “quasi impossibile resistere alla tentazione di tifare Brasile”.

Pur essendo svanita la possibilità di una finale Brasile-Argentina, video blogger Diego Sammet [pt], confronta la nozione di patriottismo ai Mondiali di entrambi i Paesi in un video intitolato “Patriotism FAIL!” [pt]. Le sue forti argomentazioni sono presentate mentre indossa una maglietta della nazionale argentina e invita tutti a riflettere sui confini geografici e ideologici che rappresenta il patriottismo.

Questo articolo è stato corretto da Manuela Tenreiro [en].di Thiana Biondo · tradotto da Cristina Mazzani · traduzione 4 luglio 2010

iGoogle

Brésil : Football et patriotisme pendant la Coupe du Monde
Traduction publiée le 4 Juillet 2010 · Voir le billet en anglais [en]

Ecrit par
Thiana Biondo
Traduit par
Jean Saint-Dizier
Pays Brésil

Ce texte a été publié en anglais le 2 juillet,avant l'élimination du Brésil

Lorsque la sélection nationale de votre pays joue sur les terrains de la Coupe du Monde de football, la soutenez-vous ? Le Brésil a rencontré les Pays-Bas en quart de finale. En dépit de ce que beaucoup de monde l'air de penser, tous les Brésiliens ne répondraient pas par l'affirmative à cette question. D'innombrable blogueurs se sentent, sans aucun doute, exaltés par l'équipe brésilienne, mais pas tous.

Marcelo Pereira, du blog Planeta Laranja [Planète Orange, en portugais], s'est exprimé sur le matraquage médiatique de cette vague de patriotisme débridé pendant la coupe du monde, affirmant qu'il s'agit d'une “hypnose collective” qui serait précisément le résultat d'un “fanatisme irrationnel et rampant”. Il explique le lien entre le football et le patriotisme en pointant les multiples “incohérences” affichées par ceux qu'il nomme “les patriotes de la coupe du monde”:

Confundem a “seleção” com o próprio país e acham que os jogadores representam o nosso povo; Tratam o futebol como dever cívico e não como uma mera forma de diversão; Nunca são patriotas em assuntos sérios. Mas na copa passam a “amar” o Brasil; Só gostam da seleção oficial de futebol (a que joga nesta copa). Outras modalidades de futebol (feminino, júnior, salão, praia) são ignoradas pelos mesmos; Acham que os jogadores fazem uma importante missão caridosa e heróica, apenas empurrando as bolas nas traves; Os torcedores acham que não são manipulados pela mídia, mas fazem tudo perfeitamente como mandam os meios de comunicação; O país interrompe suas atividades para ver um jogo da “seleção”; Se acham no direito de fazer barulho na hora que querem sem respeitar o direito dos outros ao sossego

Ils confondent la “seleção” avec leur pays et pensent que les joueurs représentent notre peuple ; ils assimilent le football à un devoir civique et surtout pas à une simple forme de diversion ; ils ne sont jamais patriotes sur des sujets sérieux. Mais pendant la Coupe du Monde ils se mettent à “aimer” le Brésil. Ils n'aiment que la sélection officielle (celle qui joue cette coupe-là). Ils ignorent complètement les autres entités du football (féminin, junior, de salon, de plage). Ils pensent que les joueurs sont en mission héroïque pour la patrie, et qu'ils n'ont plus qu'à pousser le ballon entre les poteaux. Les supporters croient qu'ils ne sont pas manipulés par les médias, mais ils font exactement tout ce que les différents médias de communications leurs demandent de faire. Le pays interrompt ses activités pour voir un match de la “seleção” ; ils s'arrogent le droit de faire du bruit aux heures qu'ils souhaitent sans respecter le droit des autres au repos et au calme.
Elio Botogoske va encore un peu plus loin dans l'analyse des concepts de nationalisme et de patriotisme. Parmi les cinq raisons de ne pas soutenir l'équipe nationale brésilienne [portugais] qu'il a publié, Elio inclut :

1. O patriotismo, nacionalismo e ufanismo são as ideologias mais desprezíveis do mundo.
“Mas e quanto ao racismo e o fascismo?”, dirão alguns. Bem, o fascismo nasce justamente do cruzamento do racismo imemorial com o orgulho nacional do século XIX. patriotismo, ufanismo e nacionalismo são a antessala do fascismo. Nessa Copa, em especial, nunca vi uma abordagem tão belicista e ufanista, estimulados pela imprensa, a propaganda, a comissão técnica dessa seleção. Parece que estamos indo para a guerra. Pois bem, se vamos pra guerra, eu estou desertando desde já.

2. O Brasil é os Estados Unidos do futebol: a potência imperialista, gananciosa e supremacista.
Quando se trata de futebol, os brasileiros sentem-se superiores, contam vantagem, querem ganhar sempre e em tudo. Nossa arrogância, preconceito e ganância futebolísticas deixam antever o que nós seremos no dia em que formos potência em alguma coisa realmente importante. E tome da ridícula rivalidade com a Argentina, da gananciosa ambição de vencer sempre, de se sentir melhor que todos os demais povos e países só porque temos mais títulos no futebol.

1. Le patriotisme, le nationalisme et le chauvinisme sont les idéologies les plus détestables au monde.
“Ah, et qu'en est-il du racisme et du fascisme ?”, diront certains. Bien, le fascisme naît justement du croisement du racisme immémorial avec l'orgueil national du XIXe siècle. Le patriotisme, le chauvinisme et le nationalisme sont l'antichambre du fascisme. Au cours de cette Coupe du Monde, tout spécialement, je n'avais jamais encore vu d'attitude aussi belliciste et chauvine, stimulée par la presse, la publicité, la commission technique de cette sélection. On dirait qu'on part en guerre. Bon, alors si c'est à la guerre que nous partons, je déserte dès maintenant.
2. Le Brésil sont les États-Unis du football : la puissance impérialiste, gloutonne et “suprémaciste”.
Quand il s'agit de football, les Brésiliens se sentent supérieurs, ils ont l'avantage, ils veulent toujours tout gagner dans tous les sports. Notre arrogance, nos préjugés et la gloutonnerie footballistique laissent entrevoir ce que nous serons le jour où nous parviendront à devenir une grande puissance dans quelque chose de réellement important. De plus, que deviennent la ridicule rivalité avec l'Argentine, la gloutonne ambition de toujours vaincre, de se sentir meilleurs que les autres peuples et pays au prétexte que nous avons gagné plus de titres en football ?


"Cinq raisons d'être contre le Brésil pendant la coupe du monde 2010 et aussi pendant toutes les autres" (Cinco motivos para torcer contra o Brasil nesta Copa e em todas as outras), licence CC
Elio n'est pas le seul à penser à la guerre quand il songe à la Coupe du Monde. Quand il compare le terrain de football à un champs de bataille, Cruz de Savóia [portugais] croit que les deux ont la même importance, puisque les deux jouissent de la même faculté à rassembler une nation :

A camisa da seleção brasileira é o maior símbolo nacional deste país – inspira, muitas vezes, mais ternura ou ira do que a própria bandeira, do que o próprio hino. A seleção brasileira de futebol – ah, como se houvesse outra – é o mais poderoso símbolo da unidade nacional – é ela, afora talvez as Forças Armadas, a única coisa capaz, no mundo, de fazer com que um pernambucano e um paulista se vejam a ambos como brasileiros. Se um estado assim de coisas é bom ou mau, não sei – como, aliás, podem tanto a seleção como as Forças Armadas serem ótimas ou péssimas: tanto faz.

Le maillot de l'équipe nationale brésilienne est le symbole le plus important de ce pays - il inspire, dans bien des cas, plus de tendresse ou de colère que le drapeau national, que l'hymne lui-même. La sélection brésilienne de football - ah, comme s'il y en avait une autre - elle est le plus important symbole de l'unité nationale -elle est la seule, exceptée peut-être l'Armée, à pouvoir faire en sorte qu'un Brésilien originaire du Pernambuco et un autre de São Paulo se voient tous deux comme Brésiliens. Qu'importe si l'Etat à bonne ou mauvaise presse, je ne sais pas - l'Armée peut, tout comme la sélection, être bon ou mauvais : ça n'est pas l'important.
Cependant, à l'opposé de la direction prise par les blogs ci-dessus, il y a des Brésiliens qui aiment le football au point d'envisager de soutenir une équipe d'un autre pays que le leur. Dans un article de son blog No nation gave me birth [portugais], (Aucun pays en particulier ne m'a donné la vie) Carlos Vinicius Rosenburg explique pourquoi il soutient le grand rival du Brésil : l'Argentine. Pour lui, les joueurs de l'équipe brésilienne actuelle ne jouent pas avec la passion et l'enthousiasme de leurs prédécesseurs, les anciennes stars brésilienne tel Zico, Pelé, Romário ou encore Cafu qui ont soulevé le trophée de la FIFA en 2002, la dernière fois que le Brésil a gagné la Coupe du Monde. Carlos écrit :

(…) na Copa de 2010, eu vou torcer para a Argentina! Isso mesmo, para os hermanos. Estou saturado desse falso bom-mocismo, do falso moralismo, de tanta babaquice, caretice, dessa eterna falta do que falar (salve Lobo!) que impera na Seleção Brasileira. Torcerei para que a Argentina e Maradona ganhem a Copa, para que esse falso bom-mocismo saia de moda, para que esse ufanismo fabricado saia daqui e vá parar em Buenos Aires, porque as pessoas são brasileiras até que o juiz apite o final da Copa. Depois se esquecem e cortam a fila do compatriota no supermercado ou banco da esquina, ou matam uns aos outros por causa de uma fechada no trânsito. Quero que a Argentina ganhe porque eles têm um treinador que já é o grande personagem da Copa, que liberou sexo e vinho na concentração. Torcerei para uma das poucas seleções que têm torcida – sim, torcida de Seleção, coisa que não temos – aos hermanos juntam-se os ingleses e os sul-coreanos. Torcerei para a única seleção que me faz lembrar do Flamengo.

(…) pendant la Coupe du Monde de 2010, je vais soutenir l'Argentine! Eh oui ! les hermanos ! (les frères, en espagnol). J'en ai marre de cette fausse bonne posture du bon gars, du faux moralisme, de tant de bêtise, de ringardise, de cet éternel manque de sujets de conversations (Salut, Lobo) qui règne dans l'équipe brésilienne. J'encouragerai l'Argentine et Maradona pour remporter la Coupe du Monde afin que ce faux bon comportement devienne démodé, et que ce chauvinisme monté de toutes pièces disparaisse et s'en aille à Buenos Aires, parce que les gens sont brésiliens jusqu'à ce que l'arbitre siffle la fin de la Coupe. Après ils oublient et truandent leur compatriote dans la queue au supermarché ou à la banque du coin, ou se flinguent les uns les autres pour une queue de poisson sur la route. Je souhaite que l'Argentine gagne parce que leur entraineur est déjà une figure de la Coupe, qui a autorisé le sexe et le vin au camp d'entrainement. Je supporterai l'une des seules sélection qui a des supporters - oui, des supporters de sélection, chose que nous n'avons pas - aux hermanos on peut ajouter les Anglais et les Sud-coréens. Je soutiendrai la seule équipe qui me rappelle le Flamengo.
Bien que Carlos soutienne l'Argentine, à la fin de son message il n'oublie pas d'inclure un post scriptum disant qu'il célèbrera les buts du Brésil puisque, comme on l'a déjà dit, il est “presque impossible de résister à la tentation d'encourager l'équipe nationale brésilienne”.

Il existe toujours la possibilité pour les deux équipes de se rencontrer en finale (NdT: on sait aujourd'hui, que cela est, hélas, désormais impossible, les deux équipes ayant été éliminées en quart-de finale !). Le vidéo-blogueur Diego Sammet, compare les notions des deux pays en terme de patriotisme pendant la coupe du monde dans une vidéo dont le titre est “Le patriotisme A VÉCU!” [portugais]. Il expose ses arguments de poids sous un maillot de l'Argentine et invite tout le monde à réfléchir aux limites géographiques et idéologiques que le patriotisme représente.

Cet article a été édité par Manuela Tenreiro.par Thiana Biondo · Traduit par Jean Saint-Dizier · Traduction publiée le 4 Juillet 2010